DSC 0059 685x1024 Era una casa tanto carina: Casa Studio design

La casa di Omar e Cristina ha una superficie di 50 metri quadri ed è il loro piccolo e accogliente “nido”, come si lascia sfuggire teneramente Cristina: un nido in cui la funzionalità è messa al primo posto e ogni angolo è sfruttato con criterio. 

L’occhio allenato dell’architetto Omar ha agevolato la ristrutturazione dello spazio, che negli anni ’50 del Novecento fu abitato dai suoi nonni e che lui ha trasformato in ambiente moderno, lineare e chiaro, utilizzando tripli volumi di controsoffitto a sottolineare gli spazi nuovi e mantenendo qualche ricordo di quelli vecchi.

I miei nonni – racconta Omar osservando la casa e accarezzandone i muri – vissero qui per tutta la loro vita, per cui ho pensato di lasciare qualche traccia del loro passaggio”. La parete del soggiorno, ad esempio, è stata lasciata con i mattoni originali a vista, e un pezzo della scala che conduceva i suoi nonni al primo piano è oggi apprezzabile in una tonalità nuova, che invece di nasconderla la enfatizzi, di colore senape. Il senape, unico colore, domina e spezza la continuità del bianco: “abbiamo scelto un colore che ci rilassasse, che potesse farci sentire accolti nel nostro piccolo nido”. Ed è proprio un piccolo spazio in cui ci si sente accolti con cura.


Omar ha deciso di impreziosire gli scarni scheletri delle porte murate, originarie anch’esse dell’epoca in cui i nonni abitarono la casa, facendoli diventare protagonisti: uno di questi si è trasformato in una nicchia magnetica per il suo studio di architetto.

In 50 metri quadrati possono infatti coesistere una casa confortevole per una coppia e uno studio in cui accogliere clienti, in maniera funzionale e comoda per tutti, con ingressi separati per agevolare l’intimità della coppia e allo stesso tempo la professionalità del lavoro.

Un soggiorno scandito da dischi in vinile e qualche oggetto-ricordo accoglie in un ambiente caldo, in cui le vite diverse di Omar e Cristina si fondono per regalarsi il giusto momento di felicità condivisa. Ciò che sembra un piccolo spazio è un micro universo in cui si respirano momenti di comfort casalingo, tra i loro rispettivi lavori e gli impegni reciproci.

La camera matrimoniale ha una comoda cabina-armadio separata da un’ampia porta scorrevole dal vetro opaco, organizzata nel dettaglio. Al bagno è dedicato uno spazio abbondante, lungo e ampio, con una doccia comoda che invoglia ad entrare. “Il piano del lavabo è stato creato da un artigiano del legno”, mi dice Omar indicandone orgogliosamente la buona fattura. Molti degli elementi d’arredo sono creati da artigiani locali e su misura, proprio per soddisfare le esigenze di chi ha poco spazio e bisogno di incastri, anfratti e nicchie nei quali riporre gli oggetti di uso quotidiano. Il letto è infatti dotato di cassettoni da usare per il cambio stagione e per riporre le coperte, mentre la cucina è stata studiata con pensili a tutta altezza che nascondano qualsiasi strumento, stoviglia o elettrodomestico, in modo da lasciare le superfici pulite e sgombre.

Legno e superfici laccate, mattoni d’epoca e nicchie magnetiche dipinte di senape: tutti gli elementi che normalmente sembrano agli antipodi, nella casa-studio-nido si sposano e si amalgamano perfettamente, un po’ come i nostri protagonisti, l’architetto indaffarato Omar dalla pungente battuta pronta e la dolce infermiera Cristina dallo sguardo benevolo, che sembrano così diversi eppure così uniti.

DSC 0068 685x1024 Era una casa tanto carina: Casa Studio design

Marina M.

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