L’iconografia cinematografica anni Cinquanta ci aiuta a ricordare un modello di gonna che è diventato un must have per qualsiasi tipo di donna: parlo di Audrey Hepburn in “Vacanze romane” e della sua iconica gonna lunga a pieghe sciolte.

Lunga sotto il ginocchio o fino ai piedi, la gonna a pieghe è tornata in voga per la versatilità del modello. Non solo si adatta a moltissime occasioni, ma anche a tipologie fisiche differenti. Avere la vita sottile come Hepburn non è indispensabile, basta cucire le pieghe in modo che si adattino alle nostre curve, decidere l’ampiezza delle stesse e la vestibilità è assicurata.

La scelta del tessuto è fondamentale. Premettendo che la gonna può essere bella in qualsiasi fibra, dobbiamo capire che in base al tessuto scelto avrà una determinata forma. Qualche esempio.

tulleseta Vacanze estive e Gonna a pieghe
gonna in seta e tulle

Gonna a pieghe in seta – decisamente elegante e adatta ad una soirée, scivola sul corpo e cade morbida.

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gonna in lino

Gonna a pieghe in cotone jeans – del tutto informale, le pieghe appaiono grosse, la forma generale allargata, la gonna risulta confortevole per un’escursione, una passeggiata o un giro in Vespa da vacanze romane.

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gonna nuova collezione DG

Gonna a pieghe in taffetà – i tessuti semi rigidi e lucenti come il mikado, il taffetà, l’organza e via dicendo rendono chic qualsiasi outfit. In modo specifico una gonna in questo tessuto risulta strutturata e volatile allo stesso tempo, si scosta dal corpo e si solleva, per un effetto romantic-chic.

La lunghezza della gonna è determinante per definire l’occasione d’uso: corta al ginocchio è sicuramente casual, midi è la lunghezza da aperitivo mentre lunga “a terra” è per un’occasione speciale.

Marina Mannucci

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