puntata11 1024x959 La vita secondo Otto   puntata 11. Pregiudizi a catena

vignetta La Winx

Quella mattina mentre si trovava al solito bar per la consueta colazione, il Signor Otto incappò in una conversazione telefonica tra una ragazza di origini siciliane in procinto di spostarsi a Trento per studiare giurisprudenza, e il suo futuro locatore.

Dopo una descrizione accurata della casa, i due si stavano accordando sul prezzo e sulle volture delle bollette; sembrava un’accordo molto semplice, niente da ridire da nessuna delle due parti.

Quando la ragazza comunicò la sua provenienza, un paesino vicino l’Etna, il proprietario dell’immobile la liquidò rapidamente: “Mi dispiace, non ci eravamo intesi, cerco un’inquilina che risieda al nord, dal Po in su per capirci. Niente di personale”; chiudendo immediatamente, seppur gentilmente, la conversazione, tagiando fuori il tempo di replica.

Il Signor Otto osservò bene la reazione della ragazza: in lei lo sconcerto e lo sconforto; la convinzione di essere discriminata su base regionale le face salire una rabbia cupa, che precedette l’impotente resa di lacrimoni densi di ingiustizia. Si sentiva messa in discussione senza aver commesso alcun fatto illecito, era solo nata nel posto sbagliato, almeno secondo il parere del signore di Trento; non aveva una reale colpa. Chissà, sarebbe potuta essere un’ex detenuta, una persona inaffidabile nella gestione della casa, lenta nei pagamenti, maleducata; oppure poteva essere tutto il contrario, ma al locatore di Trento era sufficiente sapere la sua origine per screditarla.

La ragazza prese coraggio, si sentiva pronta a denunciare il fatto di essere vittima di pregiudizi, così disse.

Uscendo di fretta dal bar, convinta delle sue ragioni, si scontrò sulla porta con un ragazzo che stava entrando. I due caddero malamente a terra. La borsetta della ragazza si aprì facendo fuoriuscire occhiali, chiavi, borsellino e trucchi. Il ragazzo, scusandosi, si offrì di aiutarla a raccogliere i suoi oggetti personali.

La reazione della ragazza fu violenta. “Stammi lontano!” gridò forte “Non toccare le mie cose con quelle mani da ladro che ti ritrovi”.

Si alzò e in un istante era andata.

Fu con queste parole che la studentessa siciliana vittima di pregiudizi si rivolse all’ingegnere senegalese con cui si era scontrata nel bar.

Nell’incredulità che rendeva immobile il ragazzo sull’uscio del bar, successe che un frequentatore del bar, medico in pensione, rubò furtivamente il portafogli rimasto a terra e se ne andò.

Il Signor Otto, stavolta, si esentava da qualsiasi commento, finì il caffé e si incamminò verso casa.

Otto Von Fuestenberg

Riferimenti a fatti e persone sono realmente esistenti. http://www.repubblica.it/…/trento_affitto_solo_per_trivene…/

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