DSC 2239 Alla ricerca del tempo perduto.

Il mondo caotico in cui viviamo ci spinge ad accelerare i tempi di qualsiasi nostra azione. Camminiamo velocemente, guidiamo con frenesia e ci pare indispensabile rinunciare ad alcune cose che altrimenti ci rallenterebbero la vita.

Rinunciamo al tovagliolo di stoffa, poi alla tovaglia di stoffa, poi ai piatti di ceramica. A tante cose siamo disposti a rinunciare per quella che chiamiamo “comodità”. Non c’è tempo per lavare e stirare, per essere attenti alle cose. Preferiamo l’usa e getta alla qualità. Ricordiamo di caricare lo smartphone ma non di parlare coi nostri commensali, offriamo loro cibo ordinato alla rosticceria e bicchieri di plastica. Davvero è una vita così stressante o ce la stiamo complicando? Chissà se poi quel tempo guadagnato lo spendiamo in modo ottimale.

Potrebbe essere il momento di ritrovare la stessa semplicità di una camicia bianca di seta; che vuol dire essere raffinati e allo stesso tempo versatili, comodi, pratici ma anche attenti. Una camicia di seta si indossa con tutto: sotto un tailleur o con i jeans, con la mini come con la gonna a ruota. Una camicia di seta va lavata a mano, con cura e attenzione, e a volte è proprio il tempo da dedicare a questi piccoli dettagli che fa la felicità.

 

L’attenzione ai dettagli è importante per ritrovare il modo e il tempo delle cose per bene. Non è solo una frase fatta, più un consiglio per una maniera meno ansiosa di vivere. Viviamo dalla parte fortunata del mondo eppure le nostre vite sembrano difficili.

Quando inspiegabilmente ci prende lo sconforto se rinunciamo a una cena al ristorante chiediamoci perché: il vero motivo a parte il buon cibo e il non dover lavare i piatti è che lì, almeno, pretendiamo il tovagliolo di stoffa.

Marina Mannucci

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