La moda di questo autunno inverno 2016/2017 ripropone un classico che per tanti anni aveva dimenticato: il velluto.

DSC 1832 L’anno del velluto

Gonna in velluto blu – Fendi

DSC 1828 L’anno del velluto

tailleur in velluto – Luisa Spagnoli

Gli stilisti lo suggeriscono per gli abiti, le gonne e anche i pantaloni. La gonna corta a palloncino di Fendi è arricciata in vita e con ricami floreali sul davanti; il velluto blu in questo caso è usato in modo sbarazzino così da sdrammatizzare un tessuto che finora era dedicato solo alle grandi occasioni. Luisa Spagnoli presenta in collezione un tailleur composto da giacca e pantaloni di un bel velluto color marsala, davvero d’effetto.

Il tipo di velluto più adatto per tailleur e per giacche è quello tedesco, che si presenta morbido al tatto, corposo e non “vuoto”, termine che invece è riferito al velluto poco fitto, a cui mancano punti di filato. Il tipo tedesco è in puro cotone, mentre esiste una variante in seta molto più sottile e cadente, ideale per abiti morbidissimi e drappeggiati. Il velluto di moda è anche quello ricamato, quindi molto femminile ed elegante, con cui cucire abiti da cerimonia.

La particolarità di questo straordinario tessuto, e che ogni sarta dovrebbe sapere prima di tagliare il modello, è che bisogna rispettare il verso del pelo che è contrario a tutte le leggi valide per altri tipi di tessuti. L’abito va posizionato con il pelo rivolto verso l’alto, ossia accarezzandolo dall’orlo verso la spalla. In questo modo il colore non è compromesso e rimane lucente. Utilizzando il velluto a pelo, e non contropelo, si otterrà infatti un effetto opaco.

Il mio consiglio è quello di avvicinarsi al velluto indossandolo in modo informale, abbinandolo sapientemente a tessuti tecnici per ottenere un mix di classico e contemporaneo.

Vittoria Giusti

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