Si è svolta ieri la prima delle tre serate dedicate a “Leopardi, il Giovane Favoloso” al Colle dell’Infinito di Recanati.
Posizione suggestiva, un violino e una fisarmonica ad intonare una musica positiva, leggera e profonda al contempo e una luna che “ti fa quasi credere in Dio”, parafrasando Ovadia.
Il cielo che si faceva sempre più blu col passare dei minuti delineava il profilo di un’orsa maggiore nitida e brillante, le stelle si accendevano luminose così come Moni Ovadia ci faceva scoprire Pasolini nelle sue sfaccettature, prendendo in esame gli “Scritti corsari”.
Politica, cultura, lingua italiana e dialettale, argomenti intervallati da storie e aneddoti personali. Un vissuto raccontato e aperto, in cui si ride, si sorride, si riflette.
“Ho scelto il tango come accompagnamento musicale – dice Moni Ovadia – perché una volta ho visto trecento coppie ballarlo, le donne sembravano di malaffare, gli uomini dei corsari. A fine serata mi sono accorto che parlando tra loro si davano dell’avvocato e dell’agente di commercio. E mi sono reso conto che ballare il tango era il loro modo di evadere dal quotidiano, di esprimersi liberamente. È questo che voglio fare stasera, esprimere liberamente un personaggio coraggioso come Pasolini”.
E ci è riuscito, cantando e leggendo con la sua voce carismatica e unica, regalando ai presenti due ore di vero pensiero.
Oggi all’appuntamento “Sere all’infinito” sarà presente Michele Placido, domani Erri de Luca e Nicky Nicolai.
Marina Mannucci