Tralasciando la storia e la preparazione del tessuto, dalla piantagione di cotone alle macchine tessili, andiamo direttamente a discutere sulle diverse tipologie di tessuti di cotone e sul loro utilizzo. Parlare di puro cotone 100% è solo l’inizio, in realtà ne esistono moltissime varianti adatte per (quasi) tutti gli usi. Considerando che il cotone, insieme al lino e alla lana, è il tessuto più antico al mondo, risulta facile pensare a quanto diverse possano essere le sue applicazioni, a causa anche della sua estrema versatilità.

Il voile di cotone è un cotone leggerissimo che sembra quasi un velo, col quale si possono realizzare sciarpone così morbide da formare una nuvola voluminosa attorno al collo. Sono ideali per il periodo primaverile, le più belle sono le stampe floreali dai colori tenui.

Il rasatello di cotone è invece più sostenuto, facilmente riconoscibile poiché risulta leggermente lucido. È l’unico tessuto in cotone che possa figurare elegante; se stretch si adatta a comodi tubini estivi, da indossare per fare una passeggiata serale o cenare in riva al mare.

Il cotone gabardine è caratterizzato da costine molto serrate e unicamente da tinta unita; trova il suo impiego in gonne, pantaloni e soprabiti.

Il jersey in cotone è un tessuto più o meno elasticizzato da impiegare per la realizzazione di t-shirt o abiti confort.

Il cotone Gobelin imita gli arazzi fabbricati a mano, ed è caratterizzato da un filo molto spesso e da una pesantezza tali da renderlo adatto per la tappezzeria  (cuscini e copridivani), per la borsetteria e talvolta anche per l’abbigliamento, spesso per le giacche e i giacconi. Può diventare un bellissimo runner da far scorrere sul tavolo della sala che, a seconda della stampa, può abbellire la tavola di Natale o, se la stampa è classica floreale, rimanere per tutta la primavera.

Unicamente per la casa, dalla camera da letto alla cucina, si prenderanno in considerazione i cotoni qui di seguito.

Il cotone Batista, sottile ma resistente, in genere bianco o in colori pastello, viene utilizzato per lenzuola da bambini, fazzolettini e camicie leggere.

Il cotone a filato ritorto è adatto principalmente per la biancheria da tavola, come tovaglie o strofinacci da cucina.

Il misto cotone stampato è da poco tempo utilizzato nel settore tendaggi. Principalmente per le camere dei ragazzi, che preferiscono stampe giganti raffiguranti bandiere ad esempio, o mongolfiere, o paesaggi naturali, il cotone da tenda risulta più coprente è più variopinto della classica tenda in chiffon. Il misto cotone ha un utilizzo molto vario che spazia dalla tappezzeria più semplice, come realizzare un cuscino, a scopi più elaborati come ricoprire una sedia.

Il cotone nido d’ape è così chiamato perché i filati sono intrecciati in modo tale da ricordare gli alveari; viene usato per teli da bagno, asciugamani e strofinacci da cucina.

Il cotone provenzale è spesso caratterizzato da una piccola fantasia floreale o a pois e si adatta perfettamente per il patchwork, per i bordi alti alle tovaglie e per gli abiti dei più piccoli.

Per finire, è importante valorizzare un tessuto di cotone che difficilmente si realizza ancora: il caro e vecchio panno, tessuto a mano dai telai delle nonne, o più probabilmente bisnonne, è molto più pregiato di quanto pensiamo. Chi ha la fortuna di avere lenzuola di panno lo dice: ci si dorme benissimo sia d’estate che d’inverno. Se a casa si trova qualche rotolo di panno, lo si può tagliare e cucire per ridargli una nuova forma, che sia un asciugamano ricamato con le iniziali o una tovaglietta da tè col bordo di fiorellini provenzali. È bene sbizzarrirsi e rischiare di fare qualche errore piuttosto che tenerlo in cantina ad ammuffire. E anche se c’è muffa, basta lavarlo e torna come nuovo. Provare per credere!

Giusti Vittoria

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