Vorrei darvi qualche consiglio su come scegliere un buon capo d’abbigliamento nei meandri delle grandi distribuzioni. È capitato a tutti che, dopo aver acquistato un abito, si torna a casa insoddisfatti. Sarebbe utile saper distinguere un abito di buona fattura da uno di scarsa qualità, così ecco qualche trucco per riconoscerli.

Controllare l’etichetta. Prendere una camicia in fibra naturale (cotone, lino, lana, seta…) è la scelta più sicura. Le fibre sintetiche tendono ad emanare cattivo odore e a rovinarsi presto.

DSC 1978 300x201 SHOPPING. Trucchi per un buon acquisto. DSC 1975 300x159 SHOPPING. Trucchi per un buon acquisto.

Attenzione al jersey. Un capo d’abbigliamento in maglia elasticizzata è uno dei più comuni, soprattutto in questa stagione. Toccate il jersey e acquistatelo solo se ben battuto e compatto; ci sono alcuni pullover che al primo tatto sembrano morbidi ma che dopo un lavaggio sono già da buttare.  Risulta tuttavia difficile saper discernere un tipo dall’altro, di certo se nella composizione c’è una percentuale in cachemire si va sul sicuro.

Guardare le cuciture. Sembrano grinzose? Se sì, potrebbero essere cucite male e la riuscita del capo sarebbe compromessa. È bene preferire un orlo ripiegato in maniera “sartoriale” più che uno rifinito “a vivo”.

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un orlo sartoriale (rovescio)

Il cappotto di lana. Un capo così importante nei grandi magazzini non sarà sicuramente di qualità; perciò se proprio dovete comprare un capospalla scegliete un piumino sintetico, per il cappotto aspettate che si liberi una brava sarta in un atelier specializzato.

Made in Italy. Prediligere un prodotto italiano, oltre ad essere una scelta eticamente giusta, è nella maggior parte dei casi garanzia di migliore qualità e attenzione.

Buoni acquisti!

Vittoria Giusti

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