Anche quest’anno a Montappone, il distretto fermano del cappello, è stata organizzata la festa “Il Cappello di paglia”, un’occasione perfetta per visitare mostre e musei inerenti questo accessorio così eclettico e affascinante, espressivo dell’estro e della personalità di ciascuno.

1 300x225 Chi semina raccoglie.. cappelli di paglia, di pane e di pasta! 2 300x225 Chi semina raccoglie.. cappelli di paglia, di pane e di pasta!

Dai tempi della grande modista Rose Bertin ad oggi, il cappello è sempre stato un accessorio dalle mille funzioni e per ognuna di queste si abbinano specifici materiali e modelli. Pensiamo agli scultorei cappelli di Maria Antonietta, guarniti e appesantiti così tanto da rendere necessario un aiutante al seguito, o al famoso cappello – scarpa di Elsa Schiapparelli, o ancora agli eccentrici cappelli di Philip Treacy: in questi casi il cappello è un accessorio più decorativo che funzionale, senza dubbio distante dal classico cappello di paglia delle mondine.

Il “Museo del Cappello” di Montappone racchiude in modo suggestivo e originale questi due lati della stessa medaglia.

Si viaggia indietro nel tempo grazie ai macchinari d’epoca e alle spiegazioni inerenti le antiche fasi di lavorazione che portavano alla realizzazione del cappello di paglia: la semina, la mietitura, la capatura, la accerratura, la ‘rcapatura, la gualitura, la sbiancatura, l’intrecciatura, la spurgatura, la lisciatura della treccia, la rammagliatura, la stiratura e formatura, la decorazione e finitura, fino alla vendita.

Ma si guarda anche alla creatività che questo accessorio può tirar fuori non solo dagli esperti del settore ma anche da aziende locali di altro tipo: dai calzaturifici ai panifici, dagli artigiani del merletto a tombolo di Offida ai lavoratori del vetro. Ognuno ha creato un’interpretazione personale del cappello incentrata sulla propria attività: cappelli musicali, cappelli di pasta e cappelli di marmo, difficili da indossare ma bellissimi da vedere!

9 Chi semina raccoglie.. cappelli di paglia, di pane e di pasta!

Collezione speciale “Marche, tanto di cappello” (cappello di pane, cappello in ebano, cappello in ceramica, cappello in merletto)

10 Chi semina raccoglie.. cappelli di paglia, di pane e di pasta!

Collezione speciale “Marche, tanto di cappello”

Su questa idea si basa anche la mostra “Il Cappelaio Pazzo”, incentrata sul personaggio del libro “Alice nel paese delle meraviglie”. La pazzia diventa genialità e creatività e trasforma il cappello in oggetto d’arte. Così cappellai pazzi e artisti provenienti da tutta Italia hanno dato vita a cappelli magici, ironici, che liberano la fantasia e che riscoprono tradizioni, mestieri e l’importanza della memoria.

Claudia Mecozzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *