Apparecchiare la tavola di Natale è ogni anno un dilemma. Far contenti tutti, tra la zia all’antica che l’anno scorso ci ha rimproverato per i segnaposti fatti di rametti raccolti dalla spiaggia “ma saranno igienici? Li hai lavati prima?”, e i neo genitori che le palline di vetro non si possono usare altrimenti il bimbo si fa male, non è mai facile.
Ma se andiamo di stoffa non si fa male nessuno, e l’igiene è garantito. Per le decorazioni fai-da te si fa così: qualche pallina di polistirolo (che non si rompe!) ricoperta di pizzo bianco, tulle a pois, organza rossa e il gioco è fatto. Si lega il ciuffo con un nastrino di raso, uno spago se l’atmosfera è country o un merletto di pizzo se invece è retrò, e si appende la pallina all’albero. E non è detto che l’albero sia bello solo se è verde; i miei natali infantili sono stati scanditi da un ospite fisso che puntualmente ogni 8 dicembre si posizionava in salone e faceva presenza fino al 6 gennaio: un albero di natale rosa shocking!
Ma messe da parte le trashate anni ’90, direi che quest’anno si può optare per qualcosa di più sobrio e minimale: un ramo di fico per esempio, piantato in un bel vaso bianco e ricoperto di neve finta; oppure una sagoma di ferro a mo’ di abete, a cui appendere poche ma pompose palline.
Cosa sostituisce le classiche palline? Sagome bidimensionali di renne e stelle fatte col feltro, magari in sovrapposizione di colori e con qualche sprazzo di porporina; oppure fiocchi di pizzo, di velluto o di pannolenci.
Per i colori si può spaziare. Tra il classico bianco e rosso stile tirolese e il più raffinato bianco e argento, le possibilità sono infinite. Viola e blu elettrico, palline nere su albero bianco o fiocchi fuxia con tulle dorato non sono più accostamenti azzardati. Ogni colore va bene se abbinato all’ambiente giusto.
La tovaglia? Rossa di fiandra è un classico, più moderna se abbinata a sfiziosi runner sottopiatto. Le più simpatiche sono quelle con Babbo Natale in vespa o abbracciato alla renna Rudolph dal nasone rosso; le più tradizionali, da usare anche come copritavolo durante tutte le festività, sono in pesante gobeline scozzese o con disegni in filo di angeli e candele. Spazio al buon gusto e alla fantasia per abbellire la tavola: tovaglioli verdi piegati in modo da costruire piccoli abeti o stelle rosse di Natale, tutto ciò che rende un semplice pranzo una festa in famiglia.
Da evitare: tovaglia di carta e bicchieri di plastica, oltre che uno spreco per l’ambiente ci fanno pensare a un pranzo alla sagra più che a un giorno da festeggiare!
Marina Mannucci