Un bambino voglioso di apprendere equivale a un adulto che ha voglia di giocare. E Claudia Palombi lo fa capire subito a chi è indirizzato il suo libro “Filastrocche per chi vuole fare i giochi di parole”, edizioni Sì. Il titolo racchiude tutto un mondo di possibilità per chi ha fantasia.
Oltre a raccontarci tante storie, ogni parola del volume è uno spunto per cercare e inventare qualcos’altro. Claudia Palombi gioca con le sillabe, coi molteplici significati dei termini, con le rime, con gli anagrammi. Ci fa conoscere la distratta Bice che in semplici gesti e pochi versi scopre insieme a noi il doppio uso di alcune parole, ci presenta i bizzarri “Giostranimali” a cui associa strambe caratteristiche quasi onomatopeiche, inventa una storia per ogni nota della scala musicale, fino a sfidarci a indovinare i nomi degli altri personaggi del libro, che dobbiamo scovare risolvendo gli spiritosi indovinelli.
Ci fa venire il ghiribizzo di sperimentare. Ed è creata per questo la sezione dei giochi, in cui ci si diverte a completare le rime, a inventare noi stessi un indovinello e a comporre una frase col nostro nome.
Io ne ho trovata una per l’autrice: CLAUDIA – Con L’ Audacia Un Dì Inizia A scrivere. Ora tocca a voi.
Marina Mannucci